Programma di sviluppo rurale, proroga bandi: aperti fino ad aprile 2020

A causa dell’emergenza COVID-19, è stata approvata la decisione di Giunta regionale 41 del 9 marzo 2020 (a breve on line il testo dell’atto) che proroga ad aprile 2020 le scadenze dei bandi del Programma di sviluppo rurale attualmente aperti:

https://www.regione.toscana.it/-/programma-di-sviluppo-rurale-proroga-dei-bandi-aperti-fino-ad-aprile-2020

Proroga bandi Sottomisura 8.3 e 8.6 regionali

Si comunica che con  Decreto n.2650 del 25-02-2020 la Regione ha prorogato al 23 marzo 2020 alle ore 13.00 la scadenza per la presentazione delle domande di aiuto relative ai bandi Sottomisura 8.3 “Sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici e Sottomisura 8.6 “Sostegno a investimenti in tecnologie silvicole, trasformazione, mobilitazione, commercializzazione prodotti delle foreste” Annualità 2019.
Con lo stesso decreto è stato modificato anche il bando della Sottomisura 8.6 ovvero è stato inserito un chiarimento sull’uso della tabella A) relativa alle superfici collegate all’acquisto delle macchine/attrezzature.

Qui tutte le informazioni

ATTENZIONE: cambiano le modalità di accesso al sistema ARTEA dal 24 marzo 2020

L’Agenzia Regionale Erogazioni in Agricoltura (ARTEA), in conformità con le normative vigenti in materia di sicurezza dati e in linea con le raccomandazioni emerse in sede di Certificazione ISO 27001, ha scelto di innalzare il livello di sicurezza del proprio Sistema Informativo dismettendo definitivamente l’accesso con user e password dal 24 marzo 2020.

 

A partire dal 24 marzo 2020 l’accesso ad ARTEA potrà essere effettuato esclusivamente tramite SPID (Sistema pubblico di Identità Digitale) oppure CNS (p.e. CIE o tessera sanitaria attivata).

 

A partire dalla stessa data, le utenze richieste ad ARTEA saranno rilasciate esclusivamente in modalità smart only, ovvero con obbligo di accesso con SPID o CNS e senza rilascio di nuove user e password.

Pertanto si consiglia a tutti coloro che hanno interesse ad accedere al Sistema Informativo ARTEA di dotarsi di una delle modalità di identificazione sopra indicate.

Per quanto riguarda la firma delle istanze, oltre alla consueta possibilità di firmare all’interno dell’Anagrafe, si segnala che è stata attivata una modalità di sottoscrizione semplificata, che può essere effettuata senza accedere al Sistema Informativo, tramite la funzione “Firma Qualificata” presente sul sito ARTEA seguendo il percorso Pratiche on line > Firma Qualificata

La firma potrà avvenire tramite SPID o CNS.

La sottoscrizione delle istanze con user e password sarà consentita limitatamente alle utenze rilasciate fino al 23 marzo 2020 e sarà disattivata in via definitiva a partire dal 1 luglio 2020.

Sul sito https://www.artea.toscana.it, fra le News, sono reperibili tutti gli aggiornamenti e la documentazione dedicata a questo argomento.

Stato di attuazione della programmazione GAL – conferenza stampa Marliana

GAL MontagnAppennino – PSR 2014/2020 Regione Toscana – Misura 19 metodo LEADER

Comunicato stampa del 18 Dicembre 2019, Marliana

Il 2019 è stato l’anno in cui si sono concentrati i principali bandi che strategicamente caratterizzano la nostra Strategia Integrata di Sviluppo Locale (SISL): i PIT (Progetti Integrati Territoriali) con una dotazione di € 2 milioni e i PIF (Progetti Integrati di Filiera) con una dotazione di € 870 mila.

Il Bando PIT ha avuto una risposta oltre le aspettative sia per le 17 istanze presentate, sia per i 21 di comuni coinvolti (su 27 totali), che per i 202 progetti contenuti nelle istanze iniziali, con una richiesta complessiva di investimento di € 11.339.301,48 e di contributo di € 8.265.637,48. Sono risultati ammissibili 14 istanze per un investimento potenziale di € 7.687.917,75 ed un contributo di € 5.147.195,55. Questo ottimo risultato è stato preceduto da una intensa attività di animazione e di informazione da parte degli Enti capofila come previsto dal bando, accompagnata costantemente dagli animatori del GAL. La peculiarità del nostro PIT è che presenta un carattere multisettoriale, andando a finanziare le attività agricole, del commercio e del turismo contestualmente ad interventi pubblici, cercando in tal modo di creare la massima sinergia fra pubblico e privato.

Il bando PIF, proseguendo nella scelta dei progetti integrati, si è rivolto al settore economico per sostenere progetti di filiera permettendo l’accesso al contributo da parte delle aziende di tutti i settori: agricoltura, turismo, commercio e artigianato. Sono state presentate 6 istanze per un investimento richiesto di € 1.684.978, un contributo di € 1.010.987,11 e 38 aziende partecipanti. I PIF risultati ammissibili sono stati 4 per un investimento di € 1.189.082,58, un contributo di € 713.449,55 e per 24 aziende partecipanti.

L’approvazione della legge regionale n.24 del 18/05/2018 ha integrato il Testo Unico in materia di turismo, con la definizione degli Ambiti territoriali omogenei, come strumento ottimale di organizzazione turistica.  Il territorio del GAL è interessato da tre ambiti, uno per la parte versiliese Seravezza e Stazzema, uno per la parte lucchese della Valle del Serchio (Garfagnana e Media Valle del Serchio), uno per i comuni della montagna pistoiese. Gli ambiti costituiti beneficeranno del sostegno regionale per l’avviamento, mentre per la prima strutturazione delle politiche di accoglienza (punti informativi, front office e back office) della sottomisura 7.5 del GAL di prevista pubblicazione per il primo trimestre 2020.

Ad oggi sono in atto i progetti approvati nel settore artigianato (5 progetti per un contributo di € 115.715,71) e nel settore agricolo (12 progetti per un contributo di € 351.243,32) e la struttura tecnica è impegnata con i primi collaudi e pagamenti.

Appena stipulati i contratti per i 13 beneficiari dei tre progetti sulla sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie” per un contributo di € 200.514,87.

In corso anche i 3 progetti dell’Unione Comuni Garfagnana, Unione Comuni Media Valle e Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano finanziati con una riserva rivolta alla valorizzazione degli itinerari della Via del Volto Santo con la sottomisura 7.5. In fase di valutazione il progetto di cooperazione volto alla valorizzazione della Romea Strata che coinvolge l’Unione Comuni dell’Appennino Pistoiese.

Di prossima pubblicazione l’ultimo bando di questa programmazione, l’operazione 7.6.2 “Riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale”, un elemento di sostegno all’identità culturale delle comunità locali ed un potenziale strumento di qualificazione dell’offerta turistica.

L’assemblea del GAL il 15 novembre 2019 ha approvato una variante del piano finanziario, al vaglio della Regione Toscana, che prevede l’incremento della dotazione per il bando PIT, in maniera tale da scorrere la graduatoria arrivando a finanziare 8 istanze sulle 14 ammissibili; l’incremento della dotazione della sottomisura 7.5 per l’implementazione degli Ambiti omogenei; l’incremento della dotazione della sottomisura 7.6.2 a 600.000 €.

 

 

PSR 2014-2020 della Regione Toscana: gli Strumenti finanziari

La Regione Toscana, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale (PSR FEASR) 2014/2020, offre uno strumento finanziario sotto forma di garanzia gratuita a imprenditori agricoli professionali e a piccole e medie imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Al fine di promuovere questa opportunità la Regione Toscana ha attivato una campagna di comunicazione dal titolo “Chi semina progetti raccoglie finanziamenti”, con lo scopo di divulgare le principali novità di questo strumento e di incentivarne l’utilizzo.

Si tratta infatti di una tipologia di aiuto diversa rispetto al tradizionale contributo a fondo perduto, ovvero, il sostegno avviene sottoforma di garanzia gratuita su prestiti per nuovi investimenti, finalizzati a migliorare la redditività e competitività delle imprese agricole e a sostenere interventi di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. I beneficiari possono essere infatti imprenditori agricoli professionali e piccole e medie imprese operanti nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. E’ possibile ottenere prestiti garantiti anche per l’intero valore del progetto, entro un massimale di 600 mila euro. Il massimale non molto alto, testimonia il fatto che la volontà è quella di favorire l’accesso al credito alle piccole imprese, che hanno più difficoltà a reperire risorse presso il sistema bancario.

La garanzia gratuita copre il 50% del finanziamento complessivo e offre un vantaggio in termini di minori tassi di interesse e/o minori garanzie collaterali richieste. La possibilità di accedere è già attiva e lo sarà fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Le risorse stanziate dalla Regione sono circa 10 milioni di euro ed i prestiti complessivamente erogabili saranno pari, grazie all’effetto leva, a circa 60 milioni.

I prestiti bancari sono garantiti al 50% dal Fondo europeo per gli investimenti (Fei) tramite un Fondo di garanzia multiregionale.  Si tratta di uno strumento comune a più regioni, infatti, oltre alla Regione Toscana sono coinvolte Piemonte, Veneto, Emilia – Romagna, Umbria, Campania, Calabria e Puglia.

Questo strumento finanziario è unico nel suo genere in Europa e rappresenta una delle prime e poche esperienze di strumenti finanziari nell’ambito del FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale).

Il coinvolgimento di più Regioni ha permesso a ciascuna Regione di poter partecipare con un impegno finanziario di dimensioni ridotte ed intercettare risorse anche da parte del gruppo Bei (Banca europea per gli investimenti).

Gli investimenti ammissibili

Gli investimenti ammissibili nell’ambito dell’operazione 4.1.6 del PSR Toscana “Miglioramento della redditività e della competitività delle aziende agricole – strumenti finanziari” sono:

  1. a) acquisto di macchinari ed attrezzature;
  2. b) costruzione, acquisizione, ristrutturazione o miglioramento di fabbricati utilizzati per la lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei prodotti agricoli;
  3. c) miglioramenti nei fabbricati utilizzati per la lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei prodotti agricoli con utilizzo di materiali che ne migliorino l’efficienza energetica;
  4. d) miglioramento fondiario (es. sistemazioni fondiarie e/o idraulico/agrarie; impianti colture arboree da frutto);
  5. e) realizzazione e/o rinnovamento di strutture per lo stoccaggio e/o il trattamento dei reflui provenienti dall’attività agricola aziendale, comprese le strutture realizzate con tecnologie volte alla riduzione delle emissioni di CO2 e altri gas a effetto serra;
  6. f) impianti per il trattamento delle acque di scarico aziendali;
  7. g) acquisizione di hardware e software finalizzati all’adozione di tecnologie di informazione e comunicazione;
  8. h) macchinari e attrezzature finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura mediante la conservazione del suolo (agricoltura conservativa e agricoltura di precisione);
  9. i) adozione di sistemi di difesa attiva volti a proteggere le coltivazioni dagli effetti negativi degli eventi meteorici estremi e dai danni derivanti dagli animali selvatici e dai predatori.

Gli investimenti ammissibili nell’ambito dell’operazione 4.2.2 “Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o nello sviluppo dei prodotti agricoli – strumenti finanziari” sono relativi alla trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli:

  1. a) acquisto di nuovi macchinari e/o attrezzature;
  2. b) costruzione/acquisizione, ristrutturazione/ miglioramento di beni immobili per la lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei prodotti agricoli;
  3. c) acquisizione di hardware e software finalizzati all’adozione di tecnologie di informazione e comunicazione.

Come fare domanda e quali sono le procedure

L’iter per accedere alle risorse è differente rispetto ai contributi a fondo perduto. Infatti, non è prevista una domanda sul sistema informativo dell’organismo pagatore regionale (ARTEA), ma basta recarsi presso le banche selezionate e ognuna seguirà le proprie procedure di mercato, con limitate richieste aggiuntive di informazioni e documentazione. La selezione delle domande non prevede criteri di selezione.

Le banche selezionate sono:

  1. Banca Cambiano 1884 s.p.a.
  2. Monte dei Paschi di Siena
  3. Iccrea Bancaimpresa s.p.a.
  4. Creval (Credito Valtellinese)
  5. Credem (Credito Emiliano)

Gli istituti bancari sono incaricati della verifica dei criteri di ammissibilità dei beneficiari, delle operazioni e delle spese, insieme ad una valutazione della bancabilità e qualità dei progetti presentati. Non viene fatta alcuna istruttoria di ammissibilità da parte della Regione, pertanto l’erogazione del finanziamento avviene in tempi più rapidi.

Quali i vantaggi per i beneficiari finali della garanzia

Questa tipologia d’aiuto punta ad ottenere due tipi di vantaggi. Uno specifico, per le imprese e gli agricoltori: tassi di interesse più bassi, riduzione delle garanzie collaterali da offrire alle banche, più facile accesso al credito in generale, con procedure ben più snelle di quelle solitamente previste per i contributi a fondo perduto. Uno generale, per la Regione e per il settore: con poche risorse si riesce a “fare leva” spingendo risorse istituzionali (FEI, BEI, Cassa depositi e prestiti) e private verso l’Agricoltura.

Ma il vantaggio di lungo termine più importante è di natura culturale: si spingono gli agricoltori a confrontarsi con il mercato, per progetti sostenibili assistiti da prestiti che possono essere pari al 100% dell’investimento e fondi a disposizione sin da subito. Insomma quei progetti che magari l’agricoltore o l’impresa farebbero comunque, ma con più fatica. Cosa che non accade con molti bandi che prevedono il tradizionale contributo a fondo perduto con iter molto più lunghi.

 

Maggiori informazioni su regione.toscana.it/prestitiagricoltura

Leader strumento per una economia di comunità

Il GAL MontagnAppennino, tra i promotori dell’iniziativa, ritiene che le comunità cooperanti siano un’interessante tematica da approfondire e studiare anche in vista della prossima programmazione.
Stefano Stranieri e Cinzia Lenzarini racconteranno la Comunità del Cibo della Garfagnana e l’esperienza cooperante della Comunità di Cascio.

Nelle aree rurali italiane si va diffondendo sempre più il bisogno di dare vita a processi di sviluppo generativo nei quali le persone siano protagoniste di una rinascita dell’economia locale, della socialità e del buon vivere. In molte zone, questi processi sono avviati e sostenuti da progetti di comunità capaci di: creare un indissolubile legame tra aspetti economici, territoriali e sociali; sostenere il reciproco integrarsi di forme di collaborazione e di concorrenza; favorire la diffusione di codici di comportamento socializzati dai soggetti.
Sono progetti che si basano sulla collaborazione, sull’auto-imprenditorialità e su l’imprenditorialità sociale, i cui protagonisti sono reti di attori locali – agricoltori, produttori, imprese ma anche rappresentanti di associazioni, amministrazioni locali, esperti, ricercatori e singoli cittadini appassionati – che in alcuni casi prendono la forma di cooperative, associazioni, imprese di comunità.
Si tratta di modelli di progetto e di impresa multi-settoriali dai tratti originali, capaci di sintetizzare l’attenzione al territorio e alla collettività e mantenere la rotta sul lavoro, sulla sostenibilità economica delle azioni intraprese e da intraprendere, affinché aree fragili possano diventare attraenti, in particolare per i giovani e per forme di imprenditorialità innovativa.
Malgrado vi siano ormai diversi studi e strumenti normativi regionali intenti a fissarne le connotazioni, siamo di fronte ad un fenomeno emergente non ancora adeguatamente interpretato nelle sue dinamiche fondamentali. Oltre a questo, proprio per la relativa difficoltà definitoria, vi è una sostanziale scarsità di azioni, strumenti e servizi di supporto orientati a sostenerne lo sviluppo, diffusione e consolidamento. L.E.A.D.E.R, strumento per lo sviluppo locale delle Politiche di Sviluppo Rurale, può fornire un importante contributo in questa direzione.

Questo seminario, organizzato dalla RRN-Rete Leader su proposta e con la collaborazione della Rete dei GAL dell’Appennino e del Comune di Castel del Giudice, ha un carattere fortemente operativo e si propone di:
– cercare di pervenire ad una definizione condivisa delle tipologie di progetto di comunità che possano trovare adeguato spazio nell’ambito di Strategie di Sviluppo Locale sostenute dal Leader e/o altre politiche UE, nazionali e regionali;
– individuare azioni e strumenti utili ai GAL per accompagnare le fasi di generazione e primo sviluppo dei progetti di comunità e aiutare a superare le debolezze che ne rallentano la crescita o addirittura compromettono la sopravvivenza;
– definire indicatori appropriati per monitorare e valutare l’impatto sociale, economico ed ambientale che tali iniziative sicuramente apportano nei propri territori;
– identificare quei criteri che possano contribuire a facilitare l’accesso alle risorse potenzialmente disponibili dalle politiche di sostegno a quelle organizzazioni che, al di là della forma giuridica espressa, svolgono attività ed erogano servizi di primaria importanza altrimenti difficilmente disponibili.

Le tre giornate di lavoro prevedono momenti:
– plenari, per presentare esperienze concrete e il quadro delle normative e politiche in corso e future
– study visit “I progetti e i luoghi della comunità”;  il comune di Castel del Giudice”, grazie ai progetti di comunità realizzati insieme agli altri attori pubblici e privati del territorio, è in finale per il premio Comuni virtuosi 2019 e vincitore di altri numerosi riconoscimenti (premio nazionale ‘Cresco award’ per la sostenibilità economica 2016, premio comuni virtuosi 2015, menzione speciale Premio UISP 2015, Premio Vassallo 2014, Premio ‘Futuro italiano’, ecc.);
– lavori di gruppo per elaborare un documento in vista della prossima fase di programmazione 2021-2027.

I lavori avranno inizio il 9 dicembre alle ore 14.30 e si concluderanno alle ore 15.00 dell’11 dicembre

 

Programma completo

 

 

Modulistica DUA PIT on line

Si comunica che da oggi la modulistica per la presentazione delle DUA relative al bando PIT è on-line.

Si ricorda che le DUA devono essere presentate entro le ore 13.00 del 16 settembre 2019.

Lo staff tecnico del GAL può essere contattato via mail a gal@montagnappennino.it o telefonicamente al 0583 88346

La Summer School dell’Università di Pisa in Garfagnana: piccole aziende agricole, biodiversità, digitalizzazione, innovazione e sviluppo nelle aree rurali

Dal 29 giugno il paese di Sillico nel comune di Pieve Fosciana è animato dalla presenza di un gruppo di giovani provenienti da varie parti del mondo. Sono gli studenti della Summer School dell’Università di Pisa dal titolo Food and Innovation in Rural Transition: the Tuscany case, che da 9 anni ha scelto Sillico come sede del corso. Sono 8 gli studenti e provengono dal Burkina Faso, dal Benin, dall’Etiopia, dal Kenya, dall’India, dal Vietnam, dall’Olanda e dall’Italia e sono accompagnati da tutor, professori e ricercatori dell’Università di Pisa.

La scuola estiva si svolge dal 29 giugno al 26 luglio sotto la guida dei docenti di economia agraria dei Dipartimenti di Scienze Veterinarie e di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali. La Scuola è collegata a un importante programma europeo: l’International Master of Rural Development (IMRD), Erasmus Mundus.

Il corso affronta i temi della biodiversità, della transizione e dello sviluppo sostenibile nelle zone rurali, dell’innovazione e del ruolo delle piccole aziende agricole nello sviluppo rurale sostenibile. L’area della Garfagnana, da questo punto di vista, fornisce materiale di studio di particolare interesse per la vivacità del sistema delle imprese agricole presenti, oltre che per le innovazioni che queste propongono come territorio nel suo complesso.

La Scuola ha una prospettiva multidisciplinare e vuole formare studenti internazionali dotati di maggiore consapevolezza e di competenze nuove nella valorizzazione economica, sociale e ambientale e a supporto della sostenibilità del futuro delle aree rurali.

Gli studenti vivono immersi in un contesto rurale attivo, assistono a lezioni tenute da docenti dell’Università di Pisa e di Firenze e da professionisti dello sviluppo rurale, partecipano a visite di studio ad aziende e cooperative agricole della Garfagnana e a momenti di confronto e di dialogo diretto con gli agricoltori, gli amministratori e la cittadinanza. Venerdì 12 luglio i ragazzi prenderanno parte attiva a un workshop con il GAL MontagnAppennino e le imprese che hanno ottenuto un finanziamento da alcuni bandi che il GAL gestisce nell’ambito della programmazione LEADER 2014-2020, in particolare il bando per gli Imprenditori Agricoli Professionali (4.1.1) e il bando 16.2  Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie. Questa è un’occasione importante di confronto tra gli studenti, gli amministratori e gli imprenditori agricoli su temi come il turismo rurale, il policy making dello sviluppo rurale, la salvaguardia delle biodiversità e dell’ecosistema, condividendo le proprie esperienze e portando suggerimenti e nuove idee utili ad accrescere le competenze specifiche di tutti i partecipanti, e a promuovere la cooperazione tra tutti gli operatori.

Nella settimana successiva, il 18 luglio, al Vivaio La Piana ci sarà un Focus Group organizzato dall’Università di Pisa e dall’Unione dei Comuni della Garfagnana che sono partner in un progetto di ricerca europeo H2020 dal titolo Contracts 2.0 sui temi della biodiversità e dei servizi ecosistemici.

Un ringraziamento particolare da parte dei coordinatori va alle istituzioni locali della Garfagnana, in particolare al GAL MontagnAppennino, che con piena disponibilità continuano a garantire supporto e attenzione alle attività organizzate dalla Scuola dell’Università di Pisa sul territorio, mettendo a disposizione le conoscenze e le esperienze pratiche maturate in questi anni.

Gli studenti, da parte loro, presenteranno pubblicamente il giorno venerdì 26 luglio presso l’Unione dei Comuni a Castelnuovo di Garfagnana alle ore 10.00, i loro elaborati finali in forma di video e, quindi, pienamente accessibili a quanti vorranno partecipare. I video, oltre che rappresentare una lettura da parte di occhi esterni al (e del) territorio della Garfagnana, evidenzieranno gli elementi di forza dei percorsi di sviluppo locali, le soluzioni innovative adottate dalle imprese, ma anche le possibili azioni di miglioramento da avviare. Anche questo anno alla presentazione finale saranno invitati, oltre a imprese e istituzioni incontrate dai partecipanti alla Summer School durante le attività, rappresentanti della Regione Toscana e della Provincia di Lucca, dell’Università di Pisa, delle associazioni del mondo agricolo, .

Come sempre, anche quest’anno, l’accoglienza, l’ospitalità e la disponibilità degli abitanti del Sillico, stanno facendo sentire gli studenti dei membri attivi della loro comunità, rendendo la Summer School ancora più speciale per i loro partecipanti.

(Summer School Food and Innovation staff, University of Pisa)

Il progetto Rural SKILLS termina con la mobilità in Lettonia

Lo sviluppo rurale trae vantaggio dallo scambio di competenze e buone pratiche supportato dal programma Erasmus+, questo l’obiettivo del progetto Rural SKILLS ribadito anche nell’ultima mobilità in Lettonia che ha concluso officialmente il progetto.

L’evento di formazione è stato organizzato dal Gruppo di Azione Locale ZIED ZEME (Latvia), si è svolto tra il 3 e il 7 giugno scorso in Lettonia ed ha visto la partecipazione di 13 rappresentanti dello staff e del corpo sociale dei gruppi di azione locale partecipanti al progetto, MontagnAppennino, ADRAT (Portogallo), CORANE (Portogallol), Medimurski doli i Bregi (Croatia) e del GAL Vlaamse Ardennen. La settimana di formazione è cominciata nella città di Riga con un meeting tra i partner di progetto e con un tour della città, si è poi articolata attraverso una serie di attività di approfondimento e visite alle buone pratiche del territorio finanziate dal programma LEADER, nonché momenti di studio concernenti le tematiche dello sviluppo rurale ed in particolare le metodologie legate alla gestione dei Gruppi di Azione Locale nei paesi baltici e dell’est Europa.

L’evento ha preso avvio a Riga con un meeting e una cena iniziale, nei giorni successivi lo staff ha avuto modo di conoscere il territorio interno della Lettonia, in particolare la regione di Lielvarde. I  progetti finanziati dal programma LEADER si sono concentrati nel supporto alle attività innovative in campo agricolo, nella promozione dei prodotti locali e nello sviluppo e valorizzazione della cultura locale, nonché del turismo.

La visita si è svolta nel cuore della campagna lettone, dove si è iniziato con un workshop presso la sede del Gal Zied Zeme e un incontro con i rappresentanti della società e dove si è avuto modo di visitare aziende agricole innovative come la produzione di sidro di mele “Mr. Plūme”, la fattoria biologica di allevamento agnelli e produzione di miele “Silini”, dove si è svolta una cena con i prodotti della fattoria, e la cantina di produzione di vino di betulla “Libertu”.  Per quanto riguarda l’artigianato locale e i prodotti tipici le eccellenze finanziate da Zied Zeme con il programma LEADER hanno interessato produzioni di dolci senza glutine e senza lattosio DIAMONDS FOOD GROUP   , la produzione di gingerbread a Keipene, dove si è svolto un workshop con i partecipanti del progetto.

Particolarmente interessanti sono state le visite alle buone pratiche nel campo dell’inclusione sociale e della valorizzazione della cultura locale. Il centro di inclusione sociale “Blue Cross” e la scuola Waldorf “Ikšķiles Brīvā skola” nonché il centro ricreativo per ragazzi AACJ Society “Aktīvās atpūtas centrs jauniešiem”, sono tra i progetti più interessanti finanziati dal GAL nel campo dell’inclusione sociale. Mentre per quanto riguarda la valorizzazione in chiave turistica e culturale delle eccellenze del territorio i partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare centri culturali a cielo aperto come Eisenstein e TURBAS, i musei cittadini, come il Museo di Arte e Storia locale di Ogre, e i centri dedicati al turismo esperienziale “Riekstu kalns” a Baldone.

La visita dei partner europei è stata anche naturalmente una gradita occasione di incontro e di scambio che ha offerto l’opportunità di far conoscere il territorio, la cultura e le tradizioni alle delegazioni provenienti da altri territori rurali d’Europa, che in ogni città hanno incontrato le delegazioni dei sindaci.